LA VITTORIA DI MELONI VISTA DALL’ESTERO. SCRIVE VICENZINO
La Leader di Fratelli d’Italia si deve dimostrare all’altezza della situazione mentre l’Italia e l’Occidente in generale si avvicinano a un bivio storico segnato da transfomazioni e sviluppi dirompenti su piu’ fronti. L’analisi di Marco Vicenzino, consulente strategico
26 Settembre 2020
Pubblicato su Formiche
Come molti Paesi occidentali, l’Italia ha un panorama politico molto frammentato e un preoccupante livello di cinismo affligge l’elettorato, in particolare i giovani che rappresentano il futuro della nazione. Alle precedenti elezioni politiche del 2018 ha partecipato il 74% degli aventi diritto, dato sceso in questa tornata al 64%.
Ciò sottolinea la necessità per Giorgia Meloni, che potrebbe diventare il prossimo presidente del Consiglio italiano, di invertire il più possibile questa tendenza, rivolgendosi a tutti gli italiani e concentrandosi sul raggiungimento di risultati concreti.
Nel suo primo discorso post-elettorale, Meloni ha assunto un tono conciliante e sembra aver riconosciuto la necessità di raggiungere tutti gli schieramenti politici. Tuttavia, il popolo italiano chiede azioni convincenti, oltre al retorica. La volatilità della politica italiana degli ultimi anni sottolinea questa realtà, dato che il sostegno ai partiti è andato rapidamente scemando.
Fondamentalmente, la realtà del potere e le responsabilità che comporta differiscono ampiamente dalla retorica della campagna politica.
L’impressionante resilienza di Meloni nel rompere le barriere e sfidare le probabilità di diventare la prima donna presidente del Consiglio in Italia è un risultato storico. Ora deve andare oltre ed essere all’altezza della situazione mentre l’Italia, e il mondo occidentale in generale, si avvicinano a un bivio storico segnato da sfide di trasformazione e sviluppi dirompenti su più fronti contemporaneamente.
In questa fase critica, il tempo è essenziale e serve prendere immediatamente le redini del potere in maniera responsabile.